CELI CALCESTRUZZI S.P.A.

Dal 1982 insieme, per costruire il futuro.

Estrazione e lavorazione inerti, costruzioni, attività di produzione di calcestruzzi e bituminosi, prefabbricati, ferro e premiscelati

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“OSSERVATORIO SUL MERITO”: CELI UNA REALTA’ IN CONTINUA EVOLUZIONE

Iniziando dalla lavorazione di inerti, Celi Calcestruzzi negli anni è cresciuta e ha ampliato il suo ventaglio di offerte affermandosi nei cantieri di tutto il centro Italia. «Le parole d’ordine oggi sono innovazione, digitalizzazione, sostenibilità».

Nonostante i problemi e le criticità attuali, rimane intatta la capacità di innovazione della filiera italiana del settore edile che garantisce al mercato materiali con prestazioni straordinarie, non solo dal punto di vista della resistenza meccanica, ma anche sotto il profilo estetico, della sostenibilità e dell’adattabilità. Questo si riflette bene nell’attività di Celi Calcestruzzi Spa, capitanata da Gianfranco e Sergio Celi e situata in territorio abruzzese e laziale che opera nel campo, contando più di 150 dipendenti e 5 diversi siti produttivi. «L’azienda è nata negli anni 60 – racconta Sergio Celi -, quando nostro padre Salvatore Celi, già all’epoca insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, ha scelto di concentrare la personale attività nell’estrazione e lavorazione di inerti. All’inizio disponeva di pochissimi mezzi e risorse, ma a poco a poco l’attività è cresciuta e si è imposta nel panorama imprenditoriale locale, tanto da divenire un punto di riferimento nel settore edile e di assumere nel 1982 l’attuale forma di società per azioni, continuando così un percorso di crescita che ben presto l’avrebbe resa una delle aziende di maggior spicco nel panorama edilizio provinciale e regionale».

Cos’è cambiato nel tempo in azienda?

«Nel corso degli anni si è notevolmente ampliato il terreno d’azione aziendale, difatti all’estrazione e lavorazione di inerti presso i comuni di Massa D’Albe e Magliano De’ Marsi, in provincia de L’Aquila, si sono aggiunte anche il recupero di materiali inerti, la produzione di calcestruzzi e di conglomerati bituminosi, i solai prefabbricati, i travetti, le lastre e i manufatti in cemento nonché i premiscelati, la lavorazione ferro tondo per cemento armato ed il recupero materiale ferroso».

Quali sono i vostri progetti per ridurre l’impatto ambientale?

«L’azienda è sempre più determinata nell’adottare cicli produttivi che minimizzino il proprio impatto ambientale e a tal fine già dispone di propri impianti di recupero rifiuti da demolizione e ricostruzione nonché da scarifica delle pavimentazioni stradali. I materiali provenienti da tali attività, vengono trasformati in “end of waste” e riutilizzati nel ciclo operativo presso i siti produttivi di conglomerati bituminosi e recupero inerti, determinando così una riduzione nell’utilizzo di materiali vergini. Le cave di proprietà della società, inoltre, una volta esaurita la propria capacità estrattiva, verranno convertite ad attività incentrate sul riutilizzo sostenibile, quale ad esempio l’uso zootecnico dei terreni o il loro impiego finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Oltre al recupero di materiali inerti, l’azienda ha recentemente ottenuto l’autorizzazione regionale ordinaria ai sensi dell’art. 208 per il recupero del materiale ferroso, attività svolta presso lo stabilimento della lavorazione del ferro lavorato. In questo modo è stato possibile stabilire un accordo con le acciaierie, creando una sorta di economia circolare di interscambio forniture e approvvigionamenti di ferro e rottame. Anche sugli investimenti rispondenti alla normativa euro 6, la Celi si è dotata dei più moderni mezzi di trasporto merci su strada e macchinari utilizzati nelle lavorazioni stradali, con l’intento di proseguire nel rinnovo parco macchine e mezzi d’opera che rientrino anche nei parametri degli “investimenti beni strumentali industria 5.0” promossi dal Mise. Infine, l’azienda ha già realizzato due impianti fotovoltaici e ha in progetto nel prossimo futuro di dotarsi di ulteriori impianti per continuare nella missione di riduzione del consumo di combustibili fossili a favore dell’uso di energie rinnovabili». 

Quali sono i vostri punti di forza?

«Ciò che contraddistingue la Celi Calcestruzzi Spa è il poter offrire un’ampia gamma di prodotti e servizi con i quali può rispondere a 360 gradi alle richieste dei propri clienti sia pubblici che privati, ponendosi come unico referente per tutti coloro che operano nel settore edile. Proprio in quest’ottica, infatti, la società cerca costantemente opportunità di espansione, diversificazione e potenziamento della propria offerta, reinvestendo la maggior parte degli utili in nuove attività o nell’implementazione di attività in cui è già operativa. Il porre i clienti al centro del processo produttivo della Celi, poi, ha determinato la necessità dell’azienda di dotarsi dei più moderni e avanzati sistemi digitali che consentono di gestire nel modo più efficiente ed efficace la relazione con il consumatore, ed è dunque con questo obiettivo che la società ha sviluppato un sistema di Crm (customer relationship management) ed è in continua digitalizzazione di tutti i propri processi, anche grazie allo sfruttamento di incentivi quali l’interconnessione uomo macchina promossa dal Mise per la dotazione di beni strumentali tecnologicamente avanzati (“investimenti beni strumentali industria 4.0”). Infine tutto l’impegno profuso dalla famiglia Celi nel gestire e far crescere la società sta portando risultati riconosciuti anche con attestati e onorificenze di bilancio (la Celi è stata premiata a livello regionale e nazionale nell’iniziativa “Industria Felix” 2021 e 2022 – premio promosso in partnership con Cerved e con media partner Il Sole 24 ore), ma l’obiettivo è quello di continuare a crescere e avere risultati ancora sempre più performanti».

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